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Dizionario dell'Antiquariato

Il Dizionario degli Antiquari: Un Viaggio nel Mondo dell'Antiquariato

Dizionario dell'Antiquariato

Un Dizionario dell'antiquariato perchè siamo in un campo affascinante e ricco di storia, dove oggetti d'altri tempi vengono preservati e ammirati da appassionati di tutto il mondo.
Per coloro che desiderano scoprire il fascino di questo mondo, è essenziale avere a disposizione un dizionario completo che possa guidarli nel loro viaggio tra mobili antichi, dipinti, oggetti d'arte e molto altro. In questa pagina, esploreremo il meraviglioso universo dell'antiquariato attraverso un elenco di termini e concetti chiave, accompagnato da dettagliate descrizioni e immagini affascinanti.

Acquaforte

A come Acquaforte

Iniziamo il dizionario dell’antiquariato dall’acquaforte una tecnica di incisione. Il termine deriva dall’utilizzo dell’acido nitrico come mordente. Questo in età medioevale veniva, appunto, chiamato aqua fortis.

In origine con questo termine si intendeva solo l’acido. Con il passare del tempo ha iniziato a indicare anche la tecnica di incisione.

Baccello

B come Baccello

La parola che analizziamo è: baccello. Come si riconosce questo elemento decorativo? Come viene usato? Ti consigliamo di leggere fino in fondo per scoprire tutto quello che c’è da sapere. In più troverai una piccola curiosità sulla baccellatura!

Il baccello è un elemento decorativo. È un’unità convessa di derivazione vegetale, a forma di guscio. Nell’architettura classica e rinascimentale fu molto usato, in particolare nei capitelli ionico e corinzio. 

Commesso

C come Commesso

La parola di oggi è: commesso. In questo articolo spiegheremo le origini di questa tecnica molto complicata ma con cui si ottengono grandi risultati. Inoltre, grazie a un tavolo presente nella nostra galleria analizzeremo i vari passaggi della lavorazione del commesso.

Il termine deriva dal latino committere (mettere insieme). Con questo termine si indica qualsiasi lavoro realizzato tramite l’accostamento di elementi di forme e colori diversi.

Dormeuse

D come Dormeuse

La dormeuse è un mobile nato per riposi diurni. Un “divano” dove i nobili potevano riposare dalle attività della loro vita mondana. 

Poteva essere costituita da un divano allungato con schienale rialzato oppure laterale con una spalliera di differente altezza all’estremità.

Ebanista

E come Ebanista

Il termine “ebanista” letteralmente definisce un artigiano specializzato nella lavorazione dell’ebano. Fu adottato per la prima volta in Francia nel XVII secolo. Veniva usato per qualificare l’impiallicciatore di legni pregiati. 

Bisogna fare attenzione a non confondere l’ebanista con il falegname…

Fratino

F come Fratino

Il fratino è un tavolo lungo e stretto con un piano spesso retto da due sostegni. Questi ultimi possono essere squadrati o torniti e poggiano sui piedi “a pattino” congiunti da una traversa. È un tavolo di semplice fattura.

Fratino è un termine molto specifico e per questo potresti non avere in mente l’oggetto di cui stiamo parlando. In realtà, siamo sicuri che tu lo conosca poichè è un tavolo molto comune. Ecco perchè oggi abbiamo deciso di mostrarvi subito un’immagine.

Grottesca

G come Grottesca

Prima di capire cos’è la grottesca, vogliamo fare una piccola precisazione: il termine viene quasi sempre usato al plurale.

Per spiegare il termine grottesca useremo le descrizioni dell’antichità. La parola si afferma nella prima metà del XVI secolo, probabilmente in ambiente romano. La prima comparsa la fa in Antiquarie prospetiche romane

Intarsio

I come Intarsio

L’intarsio è un lavoro ornamentale di legni e altri materiali su una superficie di legno. Tipicamente i materiali usati hanno un colore che dà all’occhio come ad esempio le pietre dure, l’avorio e l’osso.

L’intarsio su legno è detto anche rimesso e deriva da quello su marmo. Fino alla metà del XV secolo questa lavorazione fu caratterizzata da disegni lineari e geometrici

Lesena

L come Lesena

La lesena è un elemento architettonico esclusivamente decorativo. Di solito a forma di semipilastro o semicolonna leggermente sporgente dalla superficie muraria. 

Il termine lesena deriva dal dialetto emiliano “laseina”. È entrato in uso solo alla fine del XIX secolo

Marqueterie

M come Marqueterie

La parola marqueterie è un termine francese. Deriva da “marque” che tradotto in italiano significa “marchio, contrassegno”. Con il termine si indica un particolare tipo di impiallacciatura della placcatura dei mobilifatta con legni diversi o con materiali diversi. I più usati sono: avorio, corno, tartaruga e metallo.

Dalla descrizione la marqueterie può sembrare uguale alla lavorazione dell’intarsio. Tra i due tipi di decorazione, però, c’è una differenza sostanziale.

Nodo d’Amore

N come Nodo d’Amore

Il nodo d’amore è un motivo ornamentale costituito da un nodo semplice o doppio. È formato generalmente da nastri increspati o intrecciati.

È un elemento decorativo che, intrecciato, increspato o attorcigliato a forme spirali, volute o disegni più complicati, forma la cosiddetta “decorazione a nastro”. 

Opalino

O come Opalino

L’opalino è un tipo di vetro bianco semi opaco simile al lattimo. La sua caratteristica è quella di avere delle variazioni molto lievi di colore. Queste vanno dall’azzurrino al rosato o addirittura al verde chiaro.

Le sfumature di colore del vetro opalino si devono all’aggiunta di sostanze opacizzanti alla pasta vitrea

Punzone

P come Punzone

Il punzone è un’asta in acciaio duro. Ha un’estremità profilata a lettera, numero o sigla, che si utilizza per marcare i metalli; veniva battuta sulla lastra con una mazza di legno.

La punzonatura nacque dalla necessità delle corporazioni o dello stato di avere il controllo del titolo del metallo. Marchiando il metallo si riusciva a garantire al consumatore e al produttore la tutela dalle falsificazioni.

Rudentatura

R come Rudentatura

La rudentatura è un tipo di modanatura. È una tecnica che viene utilizzata per necessità tecniche, funzionali o per ornamento. La procedura è molto semplice: la colonna scanalata si riempie con i rudenti; elementi semicilindrici, a forma di fune o di bacchetta.

La larghezza e la profondità dell’incavo della scanalatura sono limitate. Questa si sviluppa, invece, in lunghezza. I rudenti possono essere fatti su diversi materiali come pietra, legno, metalli e molto altro.

Sciabola

S come Sciabola

La sciabola è un’arma bianca dal nome di derivazione slavo-ungherese. Era molto diffusa negli eserciti europei come arma da lato e da cavallo. Nonostante questo, la sua origine è sud-orientale. 

La sciabola non è solo un’arma ma anche un tipo di decorazione usata nei mobili.

L’esempio più comune che possiamo farvi sono le “gambe a sciabola”; gambe semplici ma molto eleganti. Vengono chiamate in questo modo proprio perchè ricordano la forma di questa arma: leggermente curve e che vanno a restringersi verso l’estremità inferiore.

Traforo

T come Traforo

Il traforo è la tecnica di intagliare una superficie di legno, di marmo o di metallo per mezzo di risecazione o perforazione. Lo scopo di questa tecnica è decorativo. 

Gli esempi più antichi di traforo che possiamo trovare sono le transenne marmoree classiche e romaniche e poi i rosoni e le finestre di chiese romaniche e gotiche. 

Uncinetto

U come Uncinetto

L’uncinetto è un piccolo strumento dalla punta ricurva realizzato con vari materiali. Ad esempio l’acciaio per i tipi più piccoli ma, possiamo trovare anche avorio, legno, osso e tartaruga per quelli più grandi.

Con questo strumento si esegue un tipo di lavoro a maglia; ha origine irlandese e prende il nome dallo strumento stesso. 

Ventaglio

V come Ventaglio

l ventaglio è uno strumento utilizzato per fare vento. È presente fin dall’antichità nella sua forma più grande e rigida. Il ventaglio di dimensioni più piccole, invece, ha una provenienza estremo orientale (Cina, Giappone).

Nei mobili il motivo a ventaglio. È un motivo decorativo a raggiera (ventaglio aperto) usato soprattutto nella mobilia inglese. Veniva intarsiato con legni di colori diversi in particolare su highboard.

Zuccheriera

Z come Zuccheriera

La zuccheriera come tutti sappiamo è un contenitore per lo zuccheroSi affermò all’inizio del XVIII secolo in concomitanza alla diffusione europea di bevande calde come tè, caffè e cioccolata. Le prime zuccheriere, però, risalgono alla seconda metà del XVII secolo. Venivano realizzate in maiolica o metallo. Avevano la forma di piccole ciotole emisferiche, con base circolare modanata. Appoggiavano su tre piedini; avevano un semplice coperchio quasi piatto e apposite molle per raccogliere le zollette. 

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